Fondamenti del giardino mediterraneo
Il Clima, Il principio nella realizzazione di questi giardini sta nell’osservazione del comportamento naturale delle piante nel clima mediterraneo. Le piante adatte provengono da svariate parti del mondo in particolare dalla fascia Subtropicale, a differenza di quanto si possa pensare possiedono strategie uniche per difendersi sia dal freddo che dal secco, del resto se resistono in natura possono farcela anche nei nostri giardini.
Il valore estetico ed etico del giardino non sarà limitato dalla scarsa disponibilità di specie botaniche, le piante che potrebbero integrarsi in un giardino ispirato al paesaggio Mediterraneo sono più di 75000!
Immagine – Area Subtropicale
Giardino come ecosistema. Sfruttando queste doti è possibile ripensare al giardino come un ambiente simile agli ecosistemi naturali, un ambiente dinamico dove la biodiversità ha l’importante compito di garantire la salute di piante e insetti utili senza rinunciare ai contrasti tra colori, texture, giochi d’ombra e l’inconfondibile fragranza degli oli essenziali. Così da rendere il giardino interessante anche nel periodo invernale.
E’ fondamentale ricreare le condizioni perfette per permettere al giardino di evolversi naturalmente senza concimi, pesticidi e irrigazioni frequenti. Le manutenzioni si ridurranno drasticamente nel corso degli anni proprio grazie alla scelta consapevole di un giardino al naturale.
Chiave del successo:
- Progettazione specifica
- Preparazione del terreno
- Alta qualità vivaistica
- Metodo di lavoro specifico
- Cura e gestione pianificata
Immagine – Calanques Marsiglia 2020
Non solo alberi e arbusti ma anche prati
Nella maggior parte dei casi i giardini mediterranei sono composti da prato gestito all’inglese. Il clima mediterraneo non permette la sopravvivenza dei prati all’inglese senza irrigazione costante nei periodi estivi. Vale la pena invece optare per l’utilizzo di specie differenti riducendo l’apporto idrico e gli sfalci fino all’80%. Oltre al concreto risparmio di risorse questi prati sono più compatibili con le piante mediterranee intolleranti ai ristagni idrici favoriti dagli impianti di irrigazione.
Possiamo quindi parlare di prati alternativi per indicare tutte quelle tipologie di prato non convenzionali che possono sostituire il prato all’inglese. Sono composti per lo più da piante con portamento tappezzante, i loro stoloni e la capacità di disseminarsi velocemente avranno un effetto rigenerativo del prato, sono ottimi in terreni sassosi e poveri, sia in piano che in pendenza, ideali per creare mix creativi con fioriture di vario genere, non necessitano quasi mai di un impianto di irrigazione.
Vantaggi:
- Basso apporto idrico
- Sfalci ridotti o assenti
- Concimazioni ridotte o assenti
- Possibilità di creare mix
- Alta biodiversità
Immagine – Prato alternativo Botanical Dry Garden (GR)
La qualità vivaistica delle piante in vaso è importantissima e bisogna distinguere i prodotti commerciali da quelli destinati ai professionisti.
Le piante di qualità non sono mai troppo grandi e non appaiono troppo rigogliose, spesso vengono coltivate in contenitori specifici che permettono lo sviluppo di un apparato radicale ben strutturato. Diffidate delle piante troppo “pompate” una volta messe a dimora spesso deludono.
Immagine – vivaio di qualità BDG (GR)
Le radici apparato trascurato. Anni fa frequentai un corso sul sistema radice mi colpì questa frase:
“Quando stiamo al fresco sotto un albero non siamo sotto ma sopra”
Rende l’idea su quanto consideriamo le radici un organo non appartenente alla pianta sottovalutandone funzioni e importanza. Questo è un errore comune che spesso compromette la buona salute delle piante e del giardino.
La lavorazione profonda del terreno prima di mettere a dimora le piante ne permette lo sviluppo in profondità, garantendo la sopravvivenza delle piante anche nel periodo estivo, ma spesso viene eseguita in modo approssimativo.
Vantaggi lavorazione terreno:
- Drenaggio efficace
- Terreno arieggiato
- Radici in profondità
- Piante sane anche in estate
- Piante più resistenti ai patogeni
Immagine – Olivier Filippi
Autore: Andrea Castagnaro – Genova 2024